I videogiochi rappresentano una forma di intrattenimento sempre più diffusa tra giovani e adulti. Tuttavia, quando il gioco diventa un’ossessione, si trasforma in un problema serio, compromettendo le relazioni, il lavoro e la salute mentale. La dipendenza da videogiochi: quando il virtuale prende il posto del reale è una condizione riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha inserito il “gaming disorder” nell’ICD-11 nel 2019, definendolo una vera e propria malattia.
Ma quali sono i segnali che indicano che il gioco sta diventando una dipendenza? E quali sono le conseguenze psicologiche e relazionali di questo fenomeno?
La dipendenza da videogiochi: quando il virtuale prende il posto del reale – Come riconoscerla?
La dipendenza da videogiochi si manifesta con una serie di comportamenti compulsivi e ossessivi che portano la persona a trascorrere ore davanti allo schermo, trascurando la propria vita reale. Secondo i criteri diagnostici dell’OMS, per identificare un disturbo da gaming devono essere presenti almeno 5 dei seguenti sintomi:
- Forte preoccupazione per il gioco, con pensieri costanti sull’attività videoludica.
- Isolamento sociale quando non è possibile giocare, mostrando irritabilità o ansia.
- Bisogno di aumentare progressivamente il tempo di gioco per ottenere soddisfazione.
- Tentativi fallimentari di ridurre l’uso del videogioco o smettere di giocare.
- Perdita di interesse per altre attività, come sport, studio, lavoro o relazioni sociali.
- Continuazione del gioco nonostante le conseguenze negative, come problemi di salute o conflitti familiari.
- Menzogne sul tempo trascorso a giocare, per nascondere il problema agli altri.
- Uso del gioco come strumento per regolare emozioni negative, come stress, tristezza o ansia.
- Compromissione delle relazioni interpersonali e del rendimento scolastico o lavorativo.
Quando la dipendenza da videogiochi prende il posto del reale, la persona vive un progressivo distacco dalla realtà, fino a preferire il mondo virtuale alle interazioni concrete.
Dipendenza da videogiochi e psicologia: il bisogno di evasione
Perché alcune persone sviluppano una dipendenza dai videogiochi mentre altre riescono a giocarci in modo equilibrato? La risposta si trova nella psicologia del giocatore. La dipendenza da videogiochi: quando il virtuale prende il posto del reale è spesso il risultato di un meccanismo di fuga da problemi emotivi e difficoltà relazionali.
Molti giocatori compulsivi usano il videogioco come:
- Un rifugio dalla realtà, per evitare situazioni stressanti o frustranti.
- Una fonte di autostima, dove possono sentirsi competenti e realizzati, soprattutto se nella vita reale si percepiscono insicuri.
- Un modo per riempire un vuoto affettivo, compensando la mancanza di legami significativi.
Le dinamiche dei giochi online, in particolare gli MMORPG (Massively Multiplayer Online Role-Playing Games), favoriscono questo meccanismo di dipendenza. In questi giochi, i giocatori costruiscono personaggi virtuali, stringono relazioni con altri utenti e vivono avventure che danno un senso di appartenenza e di identità. Tuttavia, tutto questo può portare a una progressiva alienazione dalla vita reale, con conseguenze disastrose sulle relazioni interpersonali.
La dipendenza da videogiochi: quando il virtuale prende il posto del reale nella vita di coppia
Uno degli ambiti più colpiti dalla dipendenza da videogiochi è la vita di coppia. Un partner dipendente dai videogiochi trascorre la maggior parte del tempo libero davanti allo schermo, sottraendo tempo e attenzione alla relazione. La dipendenza da videogiochi: quando il virtuale prende il posto del reale si traduce nella mancanza di momenti condivisi, nella riduzione della comunicazione e, nei casi più gravi, nell’isolamento emotivo.
Alcuni effetti negativi che la dipendenza da videogiochi può avere sulla coppia includono:
- Mancanza di tempo di qualità, con il partner che si sente trascurato.
- Diminuzione della complicità e dell’intimità, sia emotiva che sessuale.
- Discussioni e conflitti frequenti, legati alla frustrazione di chi si sente ignorato.
- Perdita del desiderio sessuale, perché il giocatore preferisce dedicare tempo al videogioco piuttosto che al rapporto con il partner.
Secondo studi sulla soddisfazione coniugale, le coppie più felici sono quelle che trascorrono il loro tempo libero insieme, condividendo passioni ed esperienze. Tuttavia, chi soffre di dipendenza da videogiochi tende a isolarsi, a trascurare il partner e a mettere il gioco al primo posto, compromettendo l’equilibrio della relazione.
Le “gamer widows”: donne trascurate da mariti dipendenti dai videogiochi
Un fenomeno sempre più diffuso è quello delle “gamer widows”, ossia le donne sposate con uomini che dedicano gran parte del loro tempo ai videogiochi, trascurando la relazione e i doveri coniugali. La dipendenza da videogiochi: quando il virtuale prende il posto del reale si traduce in una condizione simile alla vedovanza, in cui la moglie si sente sola, ignorata e frustrata.
Le gamer widows hanno iniziato a confrontarsi su forum e gruppi di auto-aiuto, raccontando le loro esperienze con partner totalmente assorbiti dai videogames. Dai loro racconti emergono alcune problematiche comuni:
- Abbandono della cura della casa e dei figli.
- Diminuzione o assenza di rapporti sessuali.
- Sensazione di solitudine e rabbia verso il partner e il gioco.
- Difficoltà di comunicazione e aumento dei litigi.
Molti matrimoni finiscono proprio a causa della dipendenza da videogiochi, tanto che questa motivazione è sempre più citata nelle cause di divorzio.
Come affrontare la dipendenza da videogiochi?
La dipendenza da videogiochi può essere superata con un percorso di consapevolezza e supporto psicologico. La dipendenza da videogiochi: quando il virtuale prende il posto del reale, ma è possibile riprendere il controllo della propria vita con alcuni passi fondamentali:
- Riconoscere il problema → Accettare di avere una dipendenza è il primo passo per cambiarla.
- Stabilire limiti di tempo → Impostare un massimo di ore da dedicare ai videogiochi per evitare eccessi.
- Ritrovare interessi nel mondo reale → Dedicarsi ad attività sociali, sportive o creative per bilanciare il tempo trascorso davanti allo schermo.
- Ricostruire le relazioni affettive → Dedicare tempo di qualità alla famiglia e al partner, rafforzando il legame emotivo.
- Chiedere aiuto professionale → Un percorso di terapia può essere utile per affrontare la dipendenza e le sue cause profonde.
La dipendenza da videogiochi: quando il virtuale prende il posto del reale, ma si può recuperare la propria vita
I videogiochi non sono un male in sé, ma quando il loro uso diventa incontrollato, possono avere conseguenze devastanti sulla salute mentale e sulle relazioni. La dipendenza da videogiochi: quando il virtuale prende il posto del reale può trasformare il gioco da svago a ossessione, ma con il giusto supporto è possibile ritrovare un equilibrio e recuperare una vita piena e soddisfacente.
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